"Alberi" metallici

 

Esempi di "vegetazioni chimiche" da unire a quello già presentato nella pagina vegetazione chimica

Cominciamo con l'albero di Diana, i materiali occorrenti sono i seguenti:

Si sciolgano in 100 cc di acqua distillata o deionizzata, 0,5g di nitrato d'argento, a soluzione avvenuta si immergano nel liquido alcuni sottili fili di rame nudo.

I fili di rame, che sono i rami del nostro albero, si ricopriranno rapidamente di "foglie" aghiformi lucenti, si tratta di argento puro.

La reazione chimica che si verifica è la seguente:

Cu + 2AgNO3 à 2Ag + Cu(NO3)2

Cioè un atomo di rame reagisce con due molecole di nitrato d'argento per dare due atomi d'argento più una molecola di nitrato di rame. La causa della reazione è da ricercare nella maggiore attività chimica del rame rispetto all'argento.

ATTENZIONE: Il nitrato d'argento è velenoso, caustico e macchia di nero pelle e vestiti. Va quindi usato con molta cautela. È reperibile in farmacia. Per scioglierlo non si deve usare l'acqua di rubinetto dato che questa, nella maggior parte dei casi, contiene cloro che reagisce con il nitrato d'argento per dare sali d'argento insolubili.

Albero di Saturno.

Materiale occorrente:

In 100 cc di acqua distillata sciogliete un grammo di acetato di piombo, a soluzione avvenuta immergetevi una sottile striscia di lamierino di zinco. Dopo pochi minuti lo zinco si coprirà di piccoli cristalli lucenti.

Il meccanismo di reazione è simile a quello visto per l'albero di Diana, solo che in questo caso a depositarsi dalla soluzione è il piombo che viene sostituito dallo zinco.

DI NUOVO ATTENZIONE: Anche l'acetato di piombo è reperibile in farmacia, come tutti i sali di piombo è molto velenoso ed inoltre ha un sapore molto dolce tanto da venir anche chiamato "zucchero di piombo", va quindi trattato con cautela e, data la sua dolcezza, non va assolutamente lasciato alla portata dei bambini.

I nomi dei nostri "alberi" dipendono dal fatto che gli antichi associavano i metalli ai pianeti del sistema solare allora conosciuti e agli dei che erano identificati con i pianeti, lo schema era il seguente:

Sole Oro

Mercurio Mercurio

Venere Rame

Luna Argento (dea Diana)

Marte Ferro

Giove Stagno

Saturno Piombo

Abbiamo già proposto le esperienze relative all'argento e al piombo, vediamo ora quella relativa allo stagno. Per realizzarla occorrono:

del cloruro stannico (SnCl4) o stannoso (SnCl2)

dell'acqua distillata o deionizzata

qualche pezzetto di lamierino di zinco.

Si prepara una soluzione all'1% circa del sale in acqua distillata, il cloruro stannoso si scioglie meglio del cloruro stannico la cui soluzione appare lattescente.

Si mette nella soluzione un pezzetto di lamierino di zinco sospeso ad un filo, lo zinco comincerà rapidamente a coprirsi di cristalli aghiformi con lucentezza argentea, si tratta di cristalli di stagno.

Se invece si getta nel recipiente qualche pezzetto di zinco in alcune ore si formerà un "albero" dall'aspetto piumoso formato di stagno puro.

La reazione è la seguente:

2Zn + SnCl4 à 2ZnCl2 + Sn

Estraendo lo stagno puro così ottenuto e ponendolo ad una temperatura inferiore a 18 °C questo si trasformerà in una polvere grigia a causa del passaggio dalla forma b, argentea e malleabile, alla forma a grigia e fragile, questo fenomeno prende il nome di "peste dello stagno" ed è uno dei motivi per cui nelle saldature si usa una lega di stagno e piombo e non stagno puro.

Se siete ricchi….

ALBERO DEL SOLE

È possibile ottenere dei cristalli d'oro mettendo un filo di rame nudo in una soluzione di cloruro aurico AuCl3, se avete del cloruro aurico che vi cresce fate la prova e poi fateci sapere…

ATTENZIONE: i sali di stagno, come quelli di tutti i metalli pesanti, sono tossici, vanno quindi maneggiati con cautela e ne va evitata l'ingestione.

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