Il microscopio
Per dedicarsi allo studio del mondo invisibile
è necessario naturalmente avere un microscopio, per chi desiderasse acquistarne uno
consigliamo di evitare certi modelli di microscopio giocattolo che permettono di vedere,
in modo nebuloso, solo oggetti di non grande interesse. Fate un investimento oculato,
senza dover necessariamente spendere somme esorbitanti, ed acquistate uno strumento
decente con cui potrete effettuare osservazioni interessanti e, soprattutto, non vi
rovinerete gli occhi nel tentativo di riuscire a distinguere quello che avete sotto le
lenti. Vediamo un po' quali sono le diverse parti di un microscopio e a che cosa servono,
per questo prenderemo in esame due modelli.
Il primo è un modello economico, ma di prestazioni sufficienti per l'hobbista,
prodotto da una ignota ditta cinese...
Si tratta di un modello dalla forma classica, corredato di 4
obbiettivi e di 3 oculari intercambiabili che permettono di spaziare da 40 a 1200
ingrandimenti anche se la visione agli ingrandimenti maggiori risulta spesso poco nitida.
Il secondo è un modello più elaborato (e naturalmente più costoso) prodotto dalla
ditta Ziel.
Questo secondo modello dispone di alcuni accessori che mancano nel
primo ed ha un'ottica di qualità migliore.
Vediamo ora del diverse parti e le loro funzioni:
OC Oculare, il sistema di lenti su
cui si posa l'occhio e che permette di vedere l'immagine
PO Tubo porta oculare
TF Tubo per collegare al microscopio
una macchina fotografica o una telecamera
RV Supporto rotante per obiettivi
(comunemente detto "revolver")
O Obiettivi
BR Braccio
VMA Vite macrometrica, serve per alzare
od abbassare il tubo porta obiettivi nel primo caso o il tavolino porta oggetti nel
secondo caso per effettuare una grossolana messa a fuoco dell'oggetto da osservare
VMI Vite micrometrica, serve per la
messa a fuoco precisa
T Tavolino portaoggetti, su di esso si
pone il materiale da osservare che viene illuminato attraverso un foro
TT tavolino traslatore (solo nel
secondo modello), permette di muovere mediante la rotazione di due viti il vetrino che si
sta osservando
C condensatore, costituito da una serie
di lenti e da un diaframma permette di regolare la luce
S specchietto per dirigere la luce
attraverso il vetrino in esame
ILL lampada contenuta nella base del
microscopio serve per illuminare il materiale in esame, l'intensità della luce può
essere regolata attraverso il comando LUM
B base del microscopio, deve essere pesante per impedire
vibrazioni
Nell'immagine sono mostrati 4 obiettivi (dotazione standard del microscopio Ziel presentato sopra), da sinistra a destra: 4 ingrandimenti, 10 ingrandimenti, 40 ingrandimenti e 100 ingrandimenti. L'ultimo, 100 ingrandimenti, è un obiettivo ad immersione che va usato ponendo sul vetrino in esame una goccia di olio di legno di cedro e facendo immergere la lente frontale dell'obiettivo nell'olio.
Questo invece è un oculare da 16
ingrandimenti. L'ingrandimento totale che si ottiene dipende dal prodotto
dell'ingrandimento dell'oculare per quello dell'obiettivo, ad esempio impiegando un
oculare da 10 ingrandimenti ed un obiettivo da 40 ingrandimenti si ottiene un
ingrandimento totale di 400 ingrandimenti. Il numero di ingrandimenti di cui un obiettivo
od un oculare sono capaci è indicato con un numero seguito da una x, per cui un obiettivo
da 10 ingrandimenti sarà indicato, ad esempio, con 10x. Importante quanto la capacità di
ingrandire è la risoluzione cioè la
capacità di fornire un'immagine nitida in cui si possono distinguere i dettagli. E'
preferibile un ingrandimento minore con un'immagine nitida piuttosto che un ingrandimento
maggiore ma con un'immagine confusa.
Ricordiamo che il tipo di microscopio dovrebbe essere scelto in base al tipo di
attività a cui ci si intende dedicare, per lo studio della maggior parte dei protozoi o
di altri microrganismi dell'acqua o del terreno è sufficiente un ingrandimento massimo di
400 volte. Ingrandimenti di 1000 o più volte richiedono solitamente accurate e spesso
complesse preparazioni del materiale da osservare.
Chi desiderasse studiare in modo accurato le caratteristiche dei microscopi ottici può scaricare il trattato completo (ben 517 pagine!) del Dr.G.Piero Sini andando al seguente indirizzo. Attenzione il trattato è in formato pdf ed è di circa 16 Mb per cui per scaricarlo è opportuno avere una connessione veloce.