Campana di Franklin
Altra esperienza di elettrostatica da
realizzare con materiale di recupero. Il necessario è costituito da due lattine di
alluminio, una base di legno, un riquadro di materia plastica, una pallina di alluminio
cava o anche un pezzetto di alluminio (l'essenziale è che sia leggero).
Nel disegno a fianco potete vedere come è realizzato questo,
chiamiamolo così, apparecchio: la pallina è sospesa ad un filo tra le due lattine ad una
distanza di 3-3,5 cm da ciascuna, il sostegno cui è sospesa, tramite un filo di cotone,
la pallina è stato realizzato con un listello di legno, tutte le parti sono state fissate
con collante cianoacrilico.
Una volta montato il tutto collegate le due lattine ai due poli di una macchina
elettrostatica e mettetela in funzione, aspettate una manciata di secondi e vedrete che la
pallina comincerà ad oscillare da una lattina all'altra,
colpirà le lattine con forza
sufficiente a provocare un titntinnio, da cui il nome di "campana di Franklin",
dal celebre scienziato e uomo politico americano del XVIII secolo.
Come funziona, il principio di
funzionamento è sempre quello dell'attrazione e della repulsione elettrostatica: la
pallina, inizialmente priva di carica, viene attirata da una delle due lattine, la tocca,
acquista una carica dello stesso segno e, di conseguenza, viene respinta verso l'altra
lattina che ha una catica opposta, qui perde la carica iniziale e ne acquista una dello
stesso segno di quella della lattina, a questo punto viene respinta verso l'altra lattina
e così via, il ciclo si ripete sino a che la macchina è in funzione (un po' anche dopo
che è stata fermata dato che la carica di deve esaurire.